Blog MELAS Serramenti in Sardegna
Porte e finestre: in LEGNO | Usci e Gelosie
Grenouille si limitava soltanto ad annusareil profumo del legno che saliva attorno a lui.
Bevve questo profumo, vi annegò dentro,
se ne impregnò fino all’ultimo e al più interno dei pori,
divenne legno lui stesso,
giacque sulla catasta come un pupazzo di legno, come un Pinocchio.
Patrick Süskind
Porte e finestre in Legno | Usci e Gelosie. Le mie foto di porte e finestre 'in Legno' in:
Cina, Canada, Libano, Giappone, Italia, Cuba, Ungheria.
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Com’erano le porte e le finestre nel medioevo? E in oriente? Che funzione avevano?
Da dove vengono le parole ‘veneziana’ ‘persiana’ ‘saracinesca’ ‘gelosia’?
Che rapporto avevamo con le ‘aperture’ e le ‘chiusure’ delle nostre case?
E in quale epoca questo ha cominciato a somigliare a quello attuale?
Perché abbiamo chiamato questo blog Usci e Gelosie?
Ce lo spiega un racconto suggestivo “Da Persiane e Veneziane” tratto da un libro di Alessandro Vanoli, Storie di parole arabe.
Diverse da quelle arabe, ripiegate sull'interno, le case turche si aprivano spesso sulla strada, ponendo non pochi problemi di discrezione.
Così, il primo piano di queste case era dotato di balconate chiuse, coperte da un tetto spiovente e poggianti sui muri esterni, grazie a puntellature di legno.
Una chiusura verso l'esterno che si rifletteva anche nelle finestre della parte delle donne, schermate da grate, le kaiés, che servivano al solito per tutelare dagli sguardi indiscreti.
La storia di come simili soluzioni architettoniche giunsero in occidente non è ancora stata scritta.
Ma a seguire i precorsi delle parole qualche idea viene.
Già in pieno Medioevo, l'eco di influssi orientali si avvertiva nei nomi di altre chiusure. Il termine saracinesca fu infatti utilizzato presto, almeno dal XIV secolo, per designare quelle pesanti porte di legno o quei cancelli di ferro che, azionati da funi o catene avvolte a un verricello, si potevano alzare o abbassare. In questo senso la parola fu usata per indicare porte di città, di edifici fortificati, di gallerie o di passaggi sotterranei (anche se, al di là del nome, i romani conoscevano già quel tipo di soluzione architettonica).
Al di là della suggestione, insomma, la saracinesca c'entra poco con la questione delle finestre.