Blog MELAS Serramenti in Sardegna
Porte e finestre: VETRI E SPECCHI | Usci e Gelosie
Dovevo avere sei anni, quando vissi intensamente un’immaginaria amiciziacon una bambina della mia età più o meno.
Sulla vetrata di quella che allora era la mia stanza, e che dava su Calle Allende,
su uno dei primi vetri della finestra – ci alitavo sopra.
E con un dito disegnavo una “porta”.
Per questa “porta” uscivo nella mia immaginazione, con grande gioia e in fretta,
attraverso tutto lo spazio che si vedeva, fino a raggiungere una latteria di nome “Pinzón”…
Attraverso la “O” di Pinzón entravo e scendevo fuori dal tempo nelle viscere della terra,
dove la mia “amica immaginaria” mi aspettava sempre.
Frida Kahlo
Porte e finestre con Vetri e Specchi | Usci e Gelosie. Le mie foto di porte e finestre con 'Vetri e Specchi' in:
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Com’erano le porte e le finestre nel medioevo? E in oriente? Che funzione avevano?
Da dove vengono le parole ‘veneziana’ ‘persiana’ ‘saracinesca’ ‘gelosia’?
Che rapporto avevamo con le ‘aperture’ e le ‘chiusure’ delle nostre case?
E in quale epoca questo ha cominciato a somigliare a quello attuale?
Perché abbiamo chiamato questo blog Usci e Gelosie?
Ce lo spiega un racconto suggestivo “Da Persiane e Veneziane” tratto da un libro di Alessandro Vanoli, Storie di parole arabe.
A metà Ottocento, l’immagine che i quadri rimandavano era ormai diversa.
Nel 1822 il pittore tedesco Caspar David Friedrich dipingeva sua moglie Caroline di spalle, affacciata alla finestra di casa, a Dresda.
Nel quadro, davanti alla protagonista di spalle, si scorgono i pennoni di alcune navi e le fronde dei pioppi che costeggiano il fiume Elbe.
Ciò che non possiamo vedere, lo guarda Caroline per noi.
Il corpo e la testa leggermente piegati sul lato destro come se stia prestando attenzione a qualcosa, come cercando di cogliere un qualche dettaglio davanti a lei.
Al di là dei languori romantici e di ogni voluto simbolismo, questo dipinto racconta anche qualcosa di evidente e quotidiano.
C'è una grande finestra, di vetro e legno scuro, e una donna davanti a essa.
Quell'antica intimità domestica fatta di possesso e reclusione era ormai incrinata per sempre.